Terme di Saturnia
Uno dei luoghi per vivere un’esperienza unica ricca di romanticismo sono le cascate di Saturnia in Maremma (dette anchecascatelle, cascate del Gorello o cascate del Mulino), sono libere e quindi gratuite, sempre aperte anche di notte e si trovano circa 3 km prima di arrivare al borgo di Saturnia.
La sorgente delle Terme di Saturnia, in Maremma, nasce in un cratere vulcanico (dove sorge la piscina dello stabilimento) e scorre successivamente lungo un ruscello naturale (detto il Gorello) per circa 500 metri, dove un dislivello crea una cascata che lambisce un antico mulino, e forma a sua volta, una serie di piscine naturali scavate nella roccia su più livelli.
Queste cascate si trovano in aperta campagna ma sono facili da individuare: un paio di chilometri prima di arrivare, sul lato sinistro della strada, si apre un panorama che vi consente di ammirare in lontananza le cascate in tutta la loro bellezza, resa ancora più suggestiva, dalla nuvola di vapore che perennemente accompagna questo luogo incantato. Immergersi nell’acqua calda delle piscine naturali è un vero piacere anche nei mesi più freddi dell’anno, durante i quali però, vi consigliamo di tenere l’accappatoio non troppo lontano per coprirvi alla svelta appena uscite dall’acqua calda.
Le cascatelle sono accessibili tutti i giorni a tutte le ore, fare il bagno di notte sotto le stelle o illuminati dalla luna è un’esperienza che vi consigliamo di provare! In questo caso vi sarà utile una torcia, soprattutto quando non c’è la luna, inoltre ricordatevi che si tratta di un luogo naturale in aperta campagna quindi non troverete bagni ne spogliatoi. È invece presente un parcheggio ovviamente gratuito.
Le Terme di Saturnia e le sue acque sulfuree che sgorgano dal sottosuolo con una portata di 800 litri al secondo ed una temperatura costante di 37° Centigradi, erano conosciute già ai tempi degli Etruschi i quali avevano individuato nella sorgente virtù “miracolose”. Successivamente, a partire dal 280 a.C., furono i Romani a trarre beneficio da queste acque. Furono i primi a creare veri e propri edifici per lo sfruttamento terapeutico della sorgente; sono tutt’oggi visibili numerosi reperti a testimonianza dell’operato dei Romani. Nel Medioevo la particolarità di questo luogo, dovuta al vapore acqueo, al calore sprigionato e all’odore di zolfo, propiziarono molte leggende. Si narrava che il diavolo uscisse da qui quando lasciava gli inferi. Il territorio veniva descritto come un luogo in cui sgorgavano acque stregate, che andavano a depositarsi in pozze fumanti e bollenti, diffondendo nell’aria un acuto odore satanico. Le cronache del tempo ricordano convegni di maghi e di streghe, sortilegi e riti sabbatici.
Sempre nel medioevo le terme di Saturnia vennero citate da Papa Clemente III che in una bolla del 1118 cita “hospitale de balneo” e “un locale di soggiorno per coloro che si recavano ai bagni caldi sulfurei di Saturnia”. Oggi le Terme di Saturnia sono conosciute in tutto il mondo, tuttavia ebbero una prima struttura organizzativa soltanto nel 1865, quando il Dott. Bernardino Ciacci provvide a bonificare il terreno della fonte, e ristrutturando gli edifici preesistenti, diede vita ad un efficiente stabilimento termale. Nei primi del Novecento fu edificato l’albergo e le analisi complete delle caratteristiche chimiche dell’acqua, effettuate dal Dipartimento di Chimica delle Università di Siena, Pisa e Roma, confermarono le grandi proprietà salutari della stessa.
Nel 1978 la Regione Toscana autorizzò l’apertura permanente del centro con attività balneo-fangoterapiche e dette inizio così al percorso che ha portato le Terme di Saturnia ad ottenere la fama mondiale che oggi hanno raggiunto.